PAOLO DE BONIS
Uomini e donne
Una relazione difficile
Questo progetto nasce da considerazioni personali sul rapporto tra uomo e donna, che in occasione del 25 Novembre si sono concretizzate in una serie di scatti, dove dalla mia idea originale si sono combinati il pensiero di Elvira Gigante, l'apporto teatrale di Alberto Vetroni, le qualità di Arianna Mega come bravissima truccatrice, ma ancor più brava come assistente di scena, e l'originale punto di vista di mio figlio Virgilio, che è stato un diligente assistente ma ha messo il suo marchio personale in alcuni scatti, vi assicuro che li riconoscerete.
L'incontro tra un uomo e una donna ha sempre un senso di magico, la voglia di conoscere l'altra persona si combina con le aspettative che si hanno l'uno dell'altro, è un mondo da scoprire e tutto è magico... |
La pazienza, la voglia di comprendere l'altro scema, è qui che spesso l'uomo sbaglia, non riesce trovare una soluzione a questa difficoltà di comunicazione, e spesso fa l'azione più vile, debole, facile, come avviene tra capobranco e sottoposti, solo che qui non stiamo parlando di sudditi, ma di una persona che si ama, e non si riesce a capire, invece di fare il tentativo più difficile, ma che porterebbe frutti, ognuno si isola, uno alzando le mani, l'altra chiudendosi in sè stessa,e all'uomo sale ancora di più la rabbia.
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L'uso della forza ha sempre un sapore amaro, sa di rabbia, repressione, angoscia, e spesso anche chi alza le mani si pente, perché si è mostrato debole, incapace di controbattere se non con la forza della violenza a sollecitazioni che fanno male dentro. Ci si pente di avere fatto male alla persona che si vuole bene, e si vuole chiedere perdono, ma spesso il perdono non basta a recuperare quello che c'era prima, ritorna la violenza, la sopraffazione, il tentativo del maschio di appropriarsi di una persona che non riesce a capire, che sente perdere
E la donna rimane sola nel dolore
I finali possono essere diversi, tutti tragici e fallimentari
Oppure lo abbandona
Ma non voglio pensare che debba sempre finire così, ci può essere una alternativa, una opportunità per cambiare questo circolo vizioso e che si rompa questa dinamica di odio, repressione, violenza.
Si può decidere di fermarsi prima, perdonarsi reciprocamente gli errori, fare tesoro dei propri e decidere, con qualche cicatrice, ma col cuore temperato dalla prova che unisce ancora di più l'uomo e la donna e li rende ancora più uniti, perché si è arrivati a scoprire le proprie debolezze e si è andati oltre.
Si può decidere di fermarsi prima, perdonarsi reciprocamente gli errori, fare tesoro dei propri e decidere, con qualche cicatrice, ma col cuore temperato dalla prova che unisce ancora di più l'uomo e la donna e li rende ancora più uniti, perché si è arrivati a scoprire le proprie debolezze e si è andati oltre.
Se avete seguito questo racconto fotografico, probabilmente vi è piaciuto, anche noi, nonostante la drammaticità delle scene, siamo felici di avere fatto questo lavoro, ora, è il momento dei ringraziamenti, un grazie allo Studio Tiburno, che ci ha ospitati, bravi Elvira e Alberto, ci hanno messo il cuore, non solo l'estro artistico, sono stati provati dalle emozioni che li prendeva, in scene drammatiche, ma hanno messo anche queste nelle foto. Bravissima Arianna Mega, che col trucco sapiente ha evidenziato la crescente dramamticità delle scene, e ha dato preziose intuizione durante gli scatti, un bravo a mio figlio, gli auguro un mare di scatti felici, e infine un grazie a me, ho provato a catturare le emozioni che erano presenti in scena mettendoci il cuore e tutta la perizia che avevo, spero che il lavoro vi sia piaciuto, e godetevi il backstage!